Shopping online, +15% nel terzo trimestre 2021

Le abitudini di acquisto digitale formate durante la pandemia sono diventate una vera e propria costante. Nel terzo trimestre del 2021 l’Italia conferma la propensione allo shopping online superando il dato globale, cresciuto dell’11%, e segna una crescita complessiva del 15%. Secondo le previsioni sui comportamenti di acquisto dei consumatori, per la stagione dello shopping natalizio 2021 le vendite digitali a livello globale supereranno il trilione di dollari. Si prevede però che consumatori, rivenditori e fornitori dovranno fare fronte a costi crescenti e scorte di magazzino in diminuzione a causa della forte pressione sulla supply chain. È quanto emerge dai dati relativi al terzo trimestre del 2021 dello Shopping Index, il report trimestrale di Salesforce sui trend dello shopping online.

In Italia il device che genera più traffico è lo smartphone

Sempre nel terzo trimestre dell’anno, in Italia la crescita complessiva del traffico relativo agli acquisti online cresce dell’1%, in controtendenza rispetto al calo del 2% a livello globale. L’Italia però resta tra i paesi con i tassi di conversione, ovvero il rapporto tra traffico online e ordini, più bassi al mondo (1,2%), insieme a Spagna e America Latina. Di fatto, in Italia il traffico e-commerce generato dai social media è pari all’11% e supera la media globale, dove il dato è stabile al 9%. E se a livello globale il traffico social generato da tablet ha registrato la crescita maggiore (con un aumento del 4% rispetto al terzo trimestre 2020), in Italia il device che fa da padrone, e che genera più traffico, è lo smartphone (13%), un dato coerente e in linea con i dati del il terzo trimestre 2020.

Shopping natalizio: previsioni a +7% per il commercio digitale

Secondo le previsioni di Salesforce sui comportamenti di acquisto dei consumatori, per la stagione dello shopping natalizio 2021 a livello globale si prevede una crescita complessiva del 7% del commercio digitale. Per i mesi di novembre e dicembre le vendite digitali totali raggiungeranno il record di 1,2 trilioni di dollari a livello globale, e la crescita del commercio digitale sarà trainata da un aumento del 20% dei prezzi al dettaglio, nonostante sia previsto un minor numero di ordini (-2%).

Aumento dei costi: per i consumatori i prezzi aumenteranno del 20%

Quest’anno l’aumento dei costi sembra essere in primo piano per rivenditori, fornitori e consumatori. Per i primi due sono tre i fattori che esercitano una pressione significativa sulla catena di approvvigionamento: la capacità produttiva, i costi della logistica e la carenza di manodopera. Inoltre, i problemi di inventario e l’aumento dei costi di produzione faranno lievitare l’inflazione e ridurranno i margini, generando un conseguente aumento dei prezzi al dettaglio. I consumatori quindi vedranno aumentare i prezzi del 20%. Per fare fronte a questo aumento l’utilizzo della modalità di pagamento ‘compra ora, paga dopo’ rappresenterà probabilmente l’8% degli ordini online, per un totale di spesa di circa 96 miliardi a livello globale, rispetto al 4% degli ordini nello stesso periodo nel 2020.