Mercato immobiliare, nel 2021 si conferma la ripresa

Il mercato immobiliare italiano è in buona salute, e nel 2021 conferma la ripresa cominciata da più un anno restituendo segnali di ottimismo. A quanto emerge dal 3° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2021 di Nomisma, la spinta all’acquisto immobiliare da parte degli italiani è legata soprattutto all’intenzione di migliorare la propria condizione abitativa, ed è determinata soprattutto dalla capacità di rilancio dell’economia italiana, a sua volta favorita anche dalle risorse del PNRR. Tuttavia, secondo l’analisi di Nomisma, per valutare correttamente la capacità di resistenza e ripresa dimostrate dal mercato sarà necessario aspettare che lo scenario si normalizzi. Solo con il tempo, infatti, sarà possibile capire se questa crescita è destinata a proseguire oppure a ridimensionarsi.

I mercati di provincia contribuiscono in maniera significativa alla crescita

Di fatto, sono oltre 3,3 milioni i nuclei familiari che hanno deciso di intraprendere la ricerca di una nuova abitazione, e l’intento è principalmente la sostituzione della prima casa.  In particolare, confrontando il primo semestre 2021 con il primo semestre 2019 il mercato delle compravendite è cresciuto del 23,6%, e i mercati di provincia hanno contribuito in maniera significativa a questo incremento. Una tendenza nata soprattutto nel periodo di lockdown, durante il quale molti italiani hanno maturato e rafforzato alcune esigenze, come una maggiore segmentazione degli spazi e l’implementazione di soluzioni tecnologiche all’interno dell’ambiente domestico. Inoltre, la pandemia ha rimesso al centro il tema della qualità dell’abitare (più spazio, salubrità, connettività e minori costi energetici), tendenza che in parte si è riflessa nello spostamento della domanda verso localizzazioni suburbane.

L’andamento positivo si deve al credito degli istituti bancari

L’andamento positivo del mercato, tuttavia, non è dovuto a un aumento del potere d’acquisto degli italiani, come si evince dalla dipendenza da mutuo di molti nuclei familiari, ma dal credito degli istituti bancari, senza il qual una parte significativa della domanda non potrebbe essere soddisfatta.
È infatti proprio nell’atteggiamento accomodante delle istituzioni finanziarie che secondo Nomisma vanno ricercate le ragioni di un rimbalzo tanto repentino quanto consistente del settore. Inoltre, i temi della riqualificazione energetica degli immobili, come il Superbonus, e il supporto agli under 35 per i mutui prima casa rappresentano due aspetti fondamentali per la ripresa del mercato immobiliare.

Domanda di locazione e prezzi degli immobili

Quanto alla domanda di locazione nel 2021 non ha recuperato i livelli pre-pandemia, ma rispetto al primo semestre dell’anno è aumentata mediamente del 3,5%.  In ogni caso, l’evoluzione dei prezzi degli immobili in ambito residenziale ha beneficiato dell’intensificarsi della domanda abitativa. In questo settore, su base annua, la variazione media dei prezzi è pari a +1,6%, con differenze, anche notevoli, sui vari mercati. Si va infatti dal +4,1% registrato da Milano al -1,2% di Palermo. I tempi medi di assorbimento degli immobili in vendita cambiano però in base alla tipologia: in media sono necessari 5,5 mesi per le abitazioni e 9 mesi per uffici e negozi.