Inflazione e rincari, le aspettative dei consumatori

I rincari sui prezzi dell’energia e la ripresa economica a livello globale iniziano a farsi sentire sui costi di diversi prodotti e servizi. La carenza di molte materie prime e l’inflazione hanno spinto in alto i prezzi delle bollette, e di conseguenza, anche di alimentari, beni primari e servizi di base, trainando il rialzo su tutti i settori. L’ultimo sondaggio Ipsos, condotto in 30 Paesi, ha indagato la percezione degli intervistati in merito ai prezzi di beni e servizi, e le aspettative in relazione alle spese familiari per i prossimi tre mesi. E un dato appare subito chiaro: due terzi degli intervistati dichiarano di aver pagato di più per trasporti (70%), cibi e bevande (70%), utenze e bollette (66%), rispetto a sei mesi fa. Circa la metà del campione riferisce anche un aumento dei costi di abbigliamento e calzature (55%), affitti e spese di manutenzione (51%), assistenza medica e sanitaria (51%) e intrattenimento (49%).

La percezione dei rincari

Una percezione dei rincari molto alta si rileva soprattutto nei Paesi dell’America Latina, guidati dall’Argentina, di cui il 79% del campione riferisce un incremento dei prezzi. Ma anche nei paesi dell’Europa dell’est, come Russia (74%), Polonia (73%) e Ungheria (66%), o ancora in altre nazioni come la Turchia (75%) e il Sudafrica (73%) si evidenzia la medesima apprensione. In ogni caso, i consumatori con la maggiore percezione di prezzi più alti sono i più anziani e chi ha un reddito maggiore.

Nei prossimi tre mesi le spese aumenteranno?

Ipsos ha indagato anche le aspettative dei consumatori in relazione ai cambiamenti delle spese totali delle famiglie nei prossimi tre mesi, escluse quelle per le vacanze. E a livello internazionale, in media, il 42% afferma che le spese aumenteranno. In particolare, secondo il 12% aumenteranno molto e secondo il 30% poco, mentre per il 41% non cambieranno e per il 17% diminuiranno. In questo caso, l’incremento viene percepito maggiormente dai consumatori più giovani e con reddito più alto. Soprattutto in Romania (62%), Argentina (61%) e Sudafrica (56%).

Gli italiani e l’aumento dei prezzi

Per quanto riguarda l’Italia, in media, il 54% degli italiani ha percepito un aumento dei prezzi rispetto a sei mesi fa, soprattutto sui trasporti (73%), gli alimentari (62%), le utenze (73%), l’abbigliamento (49%), gli affitti e le manutenzioni (39%), le spese mediche (40%) e l’intrattenimento (42%). Per quanto riguarda le spese familiari nei prossimi tre mesi, solo il 27% degli italiani pensa che aumenteranno, mentre per il 58% resteranno stabili e per il 14% si ridurranno. Un dato in controtendenza e secondo solo al Giappone, il Paese che si aspetta meno rincari (16%) per la spesa familiare.