Cinque mosse per ridurre le emissioni di Co2 negli edifici 

Riuscire a contrastare il climate change e ridurre le emissioni di CO2 è ormai una priorità per tutti i paesi del Mondo. In occasione della Giornata Mondiale della Terra, che cade il 22 aprile, Cisco offre una serie di suggerimenti, con 5 regole principali, per aiutare a gestire meglio gli sprechi negli edifici. Si tratta di indicazioni relativamente semplici ma dall’incredibile impatto in termini di decarbonizzazione. Insomma, non è ancora troppo tardi per darsi da fare e ottenere enormi vantaggi. Oggi la maggior parte delle emissioni di anidride carbonica sono dovute a consumi energetici per l’illuminazione, riscaldamento e condizionamento dell’aria oltre che per alimentare dispositivi di vario tipo. La tecnologia deve pertanto essere integrata in maniera efficace nelle strutture.

Integrare i vari sistemi dell’edificio con la rete IT

Integrando i diversi sistemi dell’edificio con la rete IT, i dati sulle prestazioni del palazzo possono essere utilizzati per regolare dinamicamente altri sistemi come il riscaldamento, la ventilazione, l’aria condizionata e l’illuminazione, arrivando così al concetto di “edificio intellilgente”

 Aggiornare la rete alla tecnologia Power over Ethernet (PoE)

In questo modo si eliminano le perdite legate alla conversione dell’alimentazione da corrente alternata a corrente continua. Questa tecnologia permette di ottenere un controllo più granulare e una potenziale riduzione del 30% – 50% degli sprechi energetici.

Punti di accesso wireless e sensori IoT 

Abilitandoli con funzionalità che aiutano a conoscere il tasso di occupazione e l’utilizzo degli spazi, la qualità dell’aria interna, la temperatura e l’umidità, diventa semplice regolare i sistemi per offrire un ambiente confortevole ma senza sprechi, consumando energia solo dove serve. 

Quali sono le apparecchiature di rete che incidono di più sui consumi

Individuare quali sono le apparecchiature di rete che incidono di più sui consumi implementando sensori che permettono di individuare gli sprechi e attivare strategie semplici ma efficaci – come spegnere o accendere i dispositivi in base al loro utilizzo – che cumulate possono ridurre i consumi tra il 5 e il 15%. 

Tecnologie di collaboration

Sfruttando in modo esteso soluzioni di videoconferenza, sistemi di connessione sicura come le VPN per lavorare da remoto, telepresenza, si abbassano concretamente a ridurre le emissioni correlate a viaggi e spostamenti. Convertendo in modalità virtuale fino al 30% delle riunioni fuori sede, ogni anno si potrebbero ridurre di 550.000 tonnellate le emissioni di CO2 in tutto il mondo.

5G: saranno 6 miliardi gli abbonati entro il 2027 

A trainare il boom del 5G sono due elementi principali: il primo è la disponibilità di più smartphone compatibili con lo standard, anche nella fascia media di prezzo, il secondo riguarda la maggiore concorrenza tra gli operatori, che ha permesso di abbassare gli abbonamenti per gli utenti. Secondo il rapporto dell’agenzia di analisi Omdia per il 5G le cifre sono al rialzo, e raccontano di uno scenario che entro il 2027 vedrà quasi 6 miliardi di abbonati: alla fine del 2022 erano 1,5 miliardi.
In particolare, riporta Ansa, nel 2022 sono state aggiunte 455 milioni di nuove connessioni 5G in tutto il mondo (pari al 14% di crescita trimestrale sequenziale), passate dai 922 milioni nel terzo trimestre agli 1,05 miliardi nel quarto. Sono numeri che confermano le stime di Ericsson, che mostrano un settore in forte ripresa, tanto da aggiungere quasi 140 milioni di abbonamenti ogni tre mesi. 

Italia all’undicesimo posto per velocità delle reti di ultima generazione

Secondo Ericsson alla fine del 2022 il traffico dati mobile globale totale ha raggiunto 118 exabyte al mese, e si prevede che quadruplicherà per raggiungere i 325 exabyte alla fine del 2028. Se il Nord America è leader nella diffusione delle connessioni wireless 5G, con un totale di 119 milioni di connessioni, stando a una ricerca dell’agenzia indipendente OpenSignal, in Europa l’Italia si piazza all’undicesimo posto per velocità di reti 5G, con una media di 107.3 Mbps in download.

Aspettative molto elevate in merito alle prestazioni

A quanto inoltre emerge dallo studio 5G: The Next Wave almeno il 25% degli utenti italiani di smartphone vuole sottoscrivere un abbonamento 5G entro il prossimo anno. Il 40% già oggi possiede un dispositivo con capacità 5G, ma non ha ancora effettuato l’upgrade a un abbonamento, mentre il 5% naviga in 5G pur avendo uno smartphone 4G. E l’83% degli attuali utenti 5G nonostante l’aumento dei costi non è disposto a tornare al 4G. In ogni caso, la prossima ondata di utenti ha aspettative molto elevate in merito alle prestazioni del 5G, in particolare, sulla copertura di rete, mentre gli early adopter si preoccupano più dei servizi innovativi abilitati dal 5G.

Copertura e servizi: i nuovi parametri di soddisfazione

La percezione della disponibilità del 5G, riporta key4biz.it, sta emergendo come il nuovo parametro di soddisfazione dei consumatori. Ai fini della percezione degli utenti, copertura geografica, copertura indoor/outdoor e presenza di hot-spot, sono più importanti rispetto alla copertura della popolazione.
Infatti, nonostante in Italia il 96% della popolazione sia coperto da 5G, solo il 25% degli utenti 5G percepisce di essere connesso al 5G per più del 50% del tempo. Tra questi, il 75% si dichiara soddisfatto della rete di quinta generazione. Inoltre, in Italia, nel 2022 il numero di utenti 5G che usufruisce di più di tre servizi digitali è 1,5 volte superiore rispetto al 2020.

Le migliori attività per divertirsi durante una festa di compleanno

Stai cercando idee per organizzare una festa di compleanno divertente e indimenticabile? Bene, allora stai già partendo con il piede giusto!

Organizzare una festa che funzioni veramente è un qualcosa di bellissimo sia per il festeggiato che per gli invitati. Andiamo allora di seguito a vedere quali potrebbero essere le migliori attività per divertirsi durante una festa di compleanno, adatte a tutte le età e a tutti i gusti.

Che tu stia organizzando una festa per un bambino, un adolescente o un adulto, in questo elenco troverai sicuramente qualcosa che ti piacerà.

Attività all’aperto

Se vuoi organizzare una festa all’aperto, ecco di seguito alcune idee che consentiranno a tutti di divertirsi.

Caccia al tesoro

La caccia al tesoro è un’attività divertente e stimolante che può essere organizzata ovunque. Basta nascondere alcuni oggetti in giro e creare una serie di indizi che i partecipanti dovranno seguire per trovarli. Puoi organizzare la caccia al tesoro in un parco, in un giardino o in qualsiasi altra area all’aperto.

Picnic

Se vuoi organizzare una festa rilassante e informale, un picnic potrebbe essere la scelta giusta. Scegli una bella location all’aperto, porta dei buoni snack e bevande fresche e goditi una giornata di sole con i tuoi amici.

Giochi sportivi

Se sei un amante dello sport, o se lo è il festeggiato, organizzare dei giochi all’aperto potrebbe essere un’ottima scelta. Puoi organizzare una partita di calcio, pallavolo, basket o qualsiasi altro sport che ti piaccia. Assicurati di avere tutta l’attrezzatura necessaria e di scegliere una location adatta alle attività.

Attività al chiuso

Se vuoi organizzare una festa al chiuso, ecco alcune idee carine per delle attività al coperto che piaceranno a tutti.

Escape room

Le escape room sono diventate molto popolari negli ultimi anni e sono sicuramente un’attività divertente da fare in una festa di compleanno. In un escape room, i partecipanti dovranno risolvere una serie di enigmi e rompicapi per uscire dalla stanza.

I tappeti elastici

Esistono apposite strutture indoor in cui vi sono diversi tappeti elastici in cui è possibile saltare e cimentarsi in divertenti acrobazie in tutta sicurezza.

Si tratta di ambienti adeguatamente protetti grazie ad imbottiture che attutiscono ogni eventuale impatto, consentendo agli utenti di poter saltare liberamente e senza la paura di farsi del male in caso di caduta accidentale.

Karaoke

Se al festeggiato piace cantare, un’attività divertente potrebbe essere il karaoke. Puoi noleggiare l’attrezzatura per il karaoke o scegliere una location che già lo offre. Assicurati di avere una buona selezione di basi per soddisfare tutti i gusti musicali.

Giochi da tavolo

Se preferisci un’attività più tranquilla, i giochi da tavolo possono essere una scelta adeguata. Scegli una selezione di giochi divertenti e coinvolgenti che possano essere giocati da tutti i partecipanti. Molti amano il Risiko, altri il Monopoli o Pictionary, a te la scelta!

Pizza party

Organizza una serata pizza party in cui i partecipanti possono creare le proprie pizze personalizzate. Prepara la pasta per la pizza e una selezione di ingredienti come mozzarella, pomodori, funghi, salumi e verdure. Ogni ospite potrà quindi creare la propria pizza con gli ingredienti che preferisce.

Corso di cucina

Un’attività culinaria più strutturata può essere un corso di cucina di una sera. Puoi noleggiare uno chef professionista o chiedere a un amico che ha buone abilità culinarie di insegnare ai partecipanti a cucinare un piatto particolare. Questa attività è educativa e divertente allo stesso tempo.

Conclusioni

Organizzare una festa di compleanno può essere un’esperienza divertente e coinvolgente se si sceglie l’attività giusta.

Abbiamo elencato qui alcune delle migliori attività che consentono di divertirsi durante una festa di compleanno, adatte a tutte le età e a tutti i gusti.

Ricorda che la location è fondamentale: scegli per questo una location per feste di compleanno che si adatti alle attività che vuoi organizzare.

Assicurati anche di avere tutta l’attrezzatura e le risorse necessarie per le attività che hai scelto.

Mettendo a frutto queste idee, sarai pronto per organizzare la festa di compleanno perfetta!

Acquisti on line, la moda è il settore con più resi

Fare acquisti on line fa parte della quotidianità di ognuno di noi. Allo stesso modo, è altrettanto comune che i prodotti acquistati, una volta arrivati a casa, non siano quelli “giusti” per un’infinità di regioni. Così si rende quello che non va bene o non piace. Ma quanto si restituisce?  In media, nel mondo, 1 prodotto acquistato su 5 viene rimandato indietro. Il report “Guida ai resi nel mondo dell’ecommerce” di Yocabè, un’azienda che aiuta i brand a vendere sui marketplace, svela che il 56% dei prodotti moda acquistati online in Italia viene restituito, rispetto al 20% dei prodotti in generale. 

Il valore dei resi nel mondo è di 550 miliardi di dollari

Il reso medio globale online è del 20%, con un valore stimato di 550 miliardi di dollari, di cui il 23% generato in Europa (126 miliardi di dollari), mentre i resi del settore della moda sono il 56% a livello mondiale. L’Italia è il Paese con la percentuale più bassa di resi moda d’Europa, con il 16% degli acquisti fashion effettuati online destinati a tornare indietro, a causa del basso livello di digitalizzazione del Paese.

In Italia si rende meno

L’abbigliamento è la categoria più restituita a livello europeo (38%), seguita dalle scarpe (29%) e dagli accessori (25%). E in Italia? Come accennato prima, nel nostro Paese si tende a restituire meno. La percentuale di abbigliamento restituito è del 25%, quella di scarpe del 15% e quella di accessori del 10%. 

Cosa restituiscono gli italiani?

Nella categoria dell’abbigliamento, i prodotti più restituiti dagli italiani sono vestiti (36%), pantaloni (31%) e gonne (29%), mentre i prodotti meno restituiti sono pullover e cardigan (poco più del 10%). Fra le calzature, i modelli più restituiti sono i sabot (38%), le ballerine (31%) e le scarpe con plateau e tacco vertiginoso (24%), mentre le sneaker sono le meno restituite. Gli accessori più restituiti dagli italiani sono occhiali (19%), cinture (15%) e portafogli (10%).

Poter rendere è un incentivo ad acquistare

Il reso è un incentivo per molti consumatori a comprare online e il 72% dei consumatori italiani verifica sempre quale sia la politica di reso di un sito ecommerce prima di effettuare un acquisto, mentre il 52% dei consumatori rinuncia ad acquistare se il periodo di reso è inferiore ai 30 giorni. Tuttavia, per le aziende, i resi rappresentano una spesa da sostenere, in quanto devono gestire la logistica inversa.

Mutui: perchè oggi è più difficile rispettare il rapporto rata/reddito?

Nella valutazione dell’aspirante mutuatario le banche si assicurano che l’importo della rata richiesta non superi, indicativamente, un terzo dello stipendio disponibile. Ma oggi, a causa dei tassi in aumento, gli aspiranti mutuatari devono fare i conti con rate più alte, che di fatto, complicano l’accesso al credito da parte delle famiglie. Secondo l’analisi di Facile.it, oggi quasi il 19% dei mutuatari che lo scorso anno hanno chiesto il mutuo non avrebbe i requisiti per presentare domanda. Vale a dire, non rispetterebbero il rapporto rata/reddito usato dalle banche come criterio di selezione per l’erogazione del finanziamento. 

Con i tassi attuali il 18,6% dei richiedenti non otterrebbe il finanziamento 

Non solo, Facile.it mette in luce come, a parità di rata, in un solo anno il potere di acquisto di un nuovo mutuatario sia calato del 22%, e oggi, per comprare casa tramite mutuo, bisogna avere un reddito più alto del 27% rispetto a dodici mesi fa
Quanto al rapporto rata/reddito dei mutuatari che hanno chiesto un mutuo a febbraio 2022, Facile.it ha stimato che a parità di importo con i tassi attuali il 18,6% dei richiedenti non sarebbe riuscito a ottenere il finanziamento, poiché fuori dal rapporto rata/reddito. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente nei prossimi mesi se i tassi continueranno ad aumentare.

A parità di importo occorre uno stipendio più alto

Ad esempio, considerando i migliori tassi disponibili online a febbraio 2022 la rata mensile di un mutuo standard a tasso fisso (126.000 euro al 70% da restituire in 25 anni) era pari a 482 euro. Questo significa che il richiedente, per ottenere il finanziamento, doveva avere un reddito netto mensile disponibile pari ad almeno 1.450 euro. Oggi, per lo stesso finanziamento, la miglior rata mensile è pari a 615 euro e il richiedente, per ottenere il mutuo, dovrebbe avere un reddito disponibile di almeno 1.845 euro. A parità di importo, quindi, ora per accedere alla domanda di finanziamento occorre uno stipendio più alto del 27% rispetto a quanto non fosse lo scorso anno.

Meglio orientarsi su importi più contenuti

L’alternativa è quella di orientarsi su importi più contenuti, tanto che dall’osservatorio di Facile.it emerge come nei primi due mesi del 2023 chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa abbia chiesto, in media, 136.935 euro, valore in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’aumento dei tassi si è quindi tradotto in un calo del potere di acquisto dei mutuatari. Se a febbraio 2022 con una rata mensile di circa 482 euro si poteva ottenere un mutuo fisso da 126.000 euro, oggi, con la stessa rata, si può puntare a un mutuo di appena 98.695 euro, ovvero il 22% in meno.

Parità di genere e diritti delle donne: a che punto è l’Italia?

Se a livello internazionale la maggioranza delle persone concorda sul fatto che la disuguaglianza di genere è ancora lontana dall’essere risolta, per il 67% degli italiani attualmente la disuguaglianza è in termini di diritti sociali, politici/economici. Soprattutto per le donne (73% contro 61% uomini).
L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, e il sondaggio internazionale condotto da Ipsos in collaborazione con il Global Institute for Women’s Leadership del King’s College di Londra, mostra che tuttavia, rispetto agli anni precedenti la pandemia, quasi la metà degli italiani e delle italiane (49%, +3% vs 2019) ritiene che ci siano stati miglioramenti.
Il 50% (+7% vs 2018) sostiene che la parità sarà raggiunta, ma è un ottimismo che prevale principalmente tra gli uomini (57%) rispetto alle donne (42%).

L’alleanza uomo-donna è vantaggiosa per tutti 

In Italia, la maggioranza (56%) ritiene che l’alleanza tra uomo e donna sia un fattore di sostegno alla parità di genere. In particolare, il 61% delle donne e il 51% degli uomini. Al contempo, per un 42% ci si aspetta che gli uomini facciano troppo per sostenere la parità: un pensiero condiviso principalmente dagli stessi uomini (47%) rispetto alle donne (37%). Inoltre, il 42% ritiene che i passi in avanti compiuti sul tema della parità di genere vadano a discapito dell’uomo, mentre il 48% crede il contrario. E il 51% degli uomini (33% donne) sostiene che continuando a promuovere l’uguaglianza di genere si rischia una discriminazione al contrario. Ma in generale, un 43% ritiene che la parità di genere sia vantaggiosa allo stesso modo per entrambi i sessi.

Contrastare le discriminazioni anche nella quotidianità

Se il 35% ritiene però che le giovani donne abbiano una vita migliore rispetto a quelle delle loro mamme e nonne il 25% continua ad assistere a commenti sessisti da parte di amici o familiari, il 15% a discriminazioni sul luogo di lavoro e l’8% a molestie sessuali.
Per contrastare le discriminazioni e contribuire a promuovere la parità di genere, il 63% ritiene che si possano intraprendere diverse iniziative. Il 27% ha parlato di uguaglianza di genere con i propri familiari/amici e il 19% ha fatto notare pubblicamente un commento sessista su una donna. Inoltre, sul luogo di lavoro, il 16% ha parlato di parità di genere e il 9% ha riportato anche esempi di discriminazioni.

Agire sì, ma si temono le conseguenze

Ma sebbene la maggioranza dichiari di poter agire per combattere disuguaglianze e discriminazioni di genere, nel corso degli anni aumenta la quota di quanti temono conseguenze dovute all’esposizione a difesa dei diritti delle donne (30% vs 18% 2017). Durante l’ultimo anno, ad esempio, piccole minoranze (sotto il 10%) hanno dichiarato di non essere sicure di quale sia il modo giusto per parlare di parità di genere e/o delle misure da adottare. E il 22% non ha preso provvedimenti perché non si è mai trovato in una situazione in cui ha visto un esempio di disuguaglianza di genere.

AI: i robot impareranno ad affrontare situazioni impreviste

Sviluppare robot intelligenti con avanzate capacità di apprendimento: è questo l’obiettivo IntelliMan, nuovo progetto di ricerca Horizon Europe finanziato con 4,5 milioni di euro, e coordinato dall’Università di Bologna con il coinvolgimento di tredici partner proveniente da sei paesi europei.
Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Regno Unito saranno quindi uniti da una visione comune, quella di sviluppare sistemi robotici avanzati guidati dall’Intelligenza Artificiale, in grado di apprendere le abilità necessarie per interagire con le persone, gli oggetti e l’ambiente circostante adattandosi alle situazioni. Una sfida che punta a realizzare sistemi in grado di ‘dare una mano’ negli ospedali, le strutture di assistenza per anziani, le fabbriche, i ristoranti, nel settore dei servizi, ma anche nella vita domestica delle singole famiglie.

La protesica al servizio della produzione industriale

“Vogliamo concentrarci sullo sviluppo di robot in grado di imparare in modo mirato, efficiente ed efficace, garantendo al tempo stesso elevati standard di sicurezza”, spiega Gianluca Palli del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione ‘Guglielmo Marconi’ (DEI) dell’Università di Bologna e coordinatore del progetto. Oltre a coordinare e monitorare l’integrazione delle tecnologie nel complesso delle attività del progetto, l’Università di Bologna sfrutterà le sue competenze in robotica e AI per sviluppare soluzioni innovative nel campo della protesica, in collaborazione con il Centro Protesi INAIL. E insieme a Elvez si occuperà di sistemi di manipolazione per la produzione industriale.

Sviluppare nuove abilità e interagire con gli oggetti

“Manipolatori robotici e mani robotiche in grado di interagire con l’ambiente circostante sono a un passo dall’essere realtà, ma la questione chiave è capire come questi sistemi possano essere in grado di sviluppare nuove abilità e interagire con gli oggetti indipendentemente dalla loro composizione, dimensione e forma – continua Palli -. Confrontandosi con le persone e con l’ambiente questi sistemi dovranno acquisire nuove conoscenze, cioè essere in grado di fare fronte a compiti imprevisti che non sono stati pre-programmati”. Roberto Meattini, membro del gruppo di ricercatori del DEI dell’Università di Bologna coinvolti nel progetto IntelliMan, aggiunge: “La prossima generazione di sistemi di manipolazione robotica dovrà poter operare sia in maniera autonoma sia in cooperazione con utilizzatori umani, grazie a interfacce uomo-robot di tipo avanzato”.

Un’attenzione particolare per i requisiti di sicurezza

I campi di applicazione possibili sono svariati, dalla produzione industriale alla logistica, dalla robotica di servizio ai dispositivi indossabili, come esoscheletri e protesi, riferisce Askanews. Gli studiosi si concentreranno sui problemi di manipolazione e posizionamento di oggetti deformabili, che possono coinvolgere le protesi dell’arto superiore nelle attività quotidiane in cucina, nelle operazioni di cablaggio dell’industria automobilistica e nella movimentazione di alimenti freschi per la logistica dei supermercati. Con un’attenzione particolare per i requisiti di sicurezza da adottare e per le migliori strategie che permettano di garantire un ‘rapporto di fiducia’ tra umani e robot.

Come e dove si acquistano i dispositivi Smart Home?

Gli italiani hanno dimostrato una vera e propria passione per la Smart Home, tanto che il mercato è cresciuto in un anno di ben il 18%, fino a toccare il valore di 770 milioni di euro. Lo rivela la ricerca Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, che evidenzia anche quali sono le tipologie di prodotti preferiti. Al primo posto si collocano le soluzioni legate al risparmio energetico, quali caldaie, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi. Al secondo ci sono le soluzioni per la sicurezza, come videocamere e sensori per porte e finestre, mentre al terzo la grande famiglia di elettrodomestici smart e al quarto gli speaker.  E’ anche interessante scoprire quali siano i canali di vendita per questi specifici prodotti e come i consumatori li utilizzino.

I canali di vendita più utilizzati

Il 2022 segna una forte crescita di tutti i canali di vendita, specialmente della filiera tradizionale (345 milioni di euro, 45% del mercato, +40% rispetto al 2021) e degli eRetailer (260 milioni di euro, 34% del mercato), in forte ripresa, anche se ad un tasso più contenuto rispetto al 2021 (+15% contro il +25% del 2021). Seguono al terzo posto i retailer multicanale (130 milioni di euro, 17%), con tassi di crescita molto più contenuti (+4%). Rimangono limitate le vendite di utility, assicurazioni e telco, anche se per le prime è stato un anno di forte rilancio delle offerte per la Smart Home, facendo leva sul tema del risparmio energetico.

Come i consumatori utilizzano i dispositivi Smart

La maggior parte dei consumatori italiani con oggetti connessi in casa utilizza frequentemente le funzionalità smart (63%, +2% rispetto al 2021). L’App è la principale interfaccia (72%) e cresce il numero di consumatori in grado di attivare in autonomia le App associate agli oggetti smart (78% dei rispondenti, +24% rispetto). La gestione della Smart Home rimane ancora un’esperienza abbastanza frammentata per l’utente, ma si notano dei miglioramenti: il 34% utilizza un’unica App per gestire più dispositivi (+11% rispetto al 2021), nella maggior parte dei casi dello stesso brand (22%, +6%), ma in alcuni anche di brand differenti (12%, +5%). E per il futuro? La maggior parte dei consumatori vorrebbe una completa integrazione e comunicazione tra i dispositivi smart installati, in grado di attivarsi e impostare scenari in autonomia (36% dei rispondenti). 

Cyber-minacce: come proteggere i bambini?

I bambini della generazione Alpha sono i veri nativi digitali: per loro, smartphone e tablet, non rappresentano solo un modo alternativo per divertirsi, ma sono strumenti primari attraverso i quali hanno imparato a giocare, studiare e relazionarsi. Il 40% dei bambini però è disposto a condividere le informazioni personali, con il rischio di ricevere messaggi da sconosciuti con proposte di giochi e sfide potenzialmente pericolose. Rischi che diventano sempre più frequenti nell’ambito gaming, in cui i cybercriminali sono in grado di individuare i bambini nei canali di chat per poi inviare messaggi personali al fine di reperire informazioni. Gli esperti di Kaspersky hanno analizzato le cyber-minacce più frequenti che colpiscono bambini e ragazzi, e hanno fornito alcuni consigli per proteggersi. E il primo è quello di non condividere informazioni personali con estranei.

I predatori online possono fingersi qualcun altro

Predatori online o cyberbulli possono fingersi qualcun altro, veicolando messaggi inappropriati, chiedendo di attivare la webcam o proporre incontri nella vita reale. Giocare online permette ai predatori di raccogliere informazioni per guadagnarsi la fiducia degli utenti più giovani. Per questo i genitori dovrebbero spiegare ai propri figli di non interagire con persone che non conoscono nella vita reale. Inoltre, webcam, microfono o dispositivi audio potrebbero essere controllati dai criminali per sfruttare i più giovani. Occorre quindi utilizzare un software di sicurezza che esegua una scansione periodica del sistema in tempo reale, verificare che sia attivata l’impostazione predefinita ‘off’, e usare protezioni fisiche, come l’otturatore o un pezzo di nastro adesivo.

Pericolo frodi, anche in ambito gaming

Con l’aumento del traffico online aumentano anche le truffe: i pericoli vanno dal furto di identità alle perdite economiche. Non sempre è facile individuare una truffa, perciò prima di trasferire denaro o inserire dati della carta di credito, vale la pena controllare e-mail e siti web. Ad esempio, se i bambini utilizzano lo smartphone o il tablet dei genitori è fondamentale disattivare gli ‘aggiornamenti in-app’, per evitare che vengano accumulate ingenti spese per gli acquisti. In ambito gaming, invece, una frode abbastanza diffusa è la perdita di denaro o dei progressi accumulati durante il gioco. Un esempio sono i giocatori di Grand Theft Auto (GTA) Online vittime di questa truffa, e banditi dai server a causa di una presunta vulnerabilità nella versione PC del gioco.

Attenzione a quello che si scarica 

Spesso, cercando fonti alternative per scaricare app di streaming o giochi, gli utenti possono imbattersi in vari tipi di malware, trojan, spyware e backdoor, nonché applicazioni malevole come adware. È quindi importante fare attenzione alle app che si scaricano, perché i malware possono essere mascherati da applicazioni legittime.
Tra luglio 2021 e giugno 2022 sono stati distribuiti 91.984 file che includevano malware e applicazioni potenzialmente indesiderate utilizzando popolari titoli di gioco come esca. Minecraft ne è un esempio: ha infatti conquistato il primo posto tra i più utilizzati come esca.

Processi di acquisto, quali saranno i top trend del 2023?

Quali saranno le leve che guideranno i consumatori nei loro processi di acquisto? O meglio, quali saranno le tendenze del 2023 in ambito shopping? Euromonitor International, a questo proposito, ha appena pubblicato il suo tradizionale report che contiene tutte le risposte relative all’anno in corso. Top 10 Global Consumer Trends 2023, questo il nome dello studio, individua i fattori che definiranno le tendenze globali dei consumatori nel 2023. Ciò che emerge sicuramente preciso e attendile, dato che l’indagine è stata condotta in 100 diversi paesi del mondo.

Come si spende oggi?

Euromonitor osserva che i consumatori spendono in modo responsabile ma emotivo, c’è stando attenti a ciò che piace, che comunica benessere e gioia, e allo stesso tempo è accessibile e sostenibile. Accanto a questa attenzione, i consumatori si aspettano una sempre migliore esperienza digitale all’interno dei processi di acquisto. Ancora, la parità di genere e l’incisività diventano a tutti gli effetti delle parole d’ordine, specie per le donne, e diventa sempre più dirompente il ruolo della Generazione Z.  ruolo della digitalizzazione nei processi di acquisto, le richieste di uguaglianza femminile e una generazione Z dirompente, sono alcuni dei fattori che definiranno le tendenze globali dei consumatori nel 2023. Gli esponenti della Gen Z, infatti, difendono le proprie convinzioni e si mettono in discussione in prima persona. Questi consumatori sono totalmente insensibili alla pubblicità tradizionale, ma vogliono esperienza diretta, autenticità e attenzione all’impatto sociale di prodotti e servizi. Insomma, tutte indicazioni di cui le aziende non possono che tenere conto.

Spendere meno, spendere meglio

Visti i tempi che tutti siamo vivendo, con una crisi che appare permanente, è ovvio che una delle tendenze sia quella di risparmiare. O meglio, di spendere bene. In questo scenario sono interessanti per il pubblico le soluzioni flessibili di pagamento. Aumentano infatti il potere d’acquisto, rendono più leggero il peso dei costo e i consumatori possono spendere per il loro benessere. La “gioia”, infatti, è una motivazioni più forti per l’acquisto. Nel 2022, buy now pay later ha raggiunto un valore di 156 miliardi di dollari.  

La ribellione alla “fatica”

La ‘fatica’ è la parola che rientra nei dieci trend mondiali per il 2023.  Per contrastarla, i consumatori desiderano una  vita meno caotica, perfino ordinaria ma più ‘prospera’ sul fronte privato. Gli analisti, riferisce Ansa, individuano il fenomeno crescente dei ‘thrivers’ , ovvero coloro che per questo nuovo anno hanno deciso di rallentare i ritmi per ‘germogliare’ su altri fronti. Il nuovo stile di vita (più vita privata, meno carriera, meno impegni serrati) induce infatti il 55% del campione a vedersi più felice da qui ai prossimi 5 anni e, per il 48% anche più in salute. Il 53% dice di avere ridotto troppo il limite tra lavoro e vita personale nel 2022 e il 45% si è sentito troppo sotto pressione lo scorso anno.